L’ultimo film di David Fincher, a sei anni di distanza dal precedente Gone girl (in mezzo c’è stato Mindhunter), è uscito ieri su Netflix. Non è un film immediato, inizialmente non lo riesci a identificare. Ritratto di un genio arrogante ma simpatico? Affresco nostalgico della vecchia Hollywood? Poi pian piano metti a fuoco. È un film sul Potere, incarnato dai grandi produttori e da Hearst, e sull’unico uomo che ha il coraggio di sfidare questo Potere, non perché virtuoso, anzi è pieno di vizi, ma perché difende la sua libertà. Da questo confronto impari uscirà distrutto, ma non prima di aver lasciato una traccia di sé. Bianco e nero extralusso, Oldman colossale